Buongiorno, mia cara Fabiana...
In effetti ci siamo sentiti già un paio di volte, ma le cose che ci siamo detti per telefono mi hanno dato l'ispirazione per scrivere questo nuovo post.
A dire il vero, già stamattina quando mi sono svegliato ho avuto come la sensazione che fosse una giornata un pò diversa... Vuoi perché avevo messo la sveglia presto per cominciare a studiare, vuoi perché il tempo non sembra essere dei migliori, vuoi per una predisposizione malinconica del mio umore, insomma un pò per tutte queste cose ho avuto la sensazione che qualcosa non quadrasse.
Un sensazione che è continuata quando, cercando qualche nostra foto da mettere sul desktop, ho cominciato a scorrere tra le numerose immagini che ci ritraggono insieme. Ed è in quel momento che è accaduta una cosa stranissima: guardavo le nostre foto, però in quelle in cui c'eravamo solo noi due, non mi riconoscevo nella persona che ti era accanto. So che probabilmente quello che sto scrivendo non ha molto senso, ma credo che mi riuscirebbe difficile spiegarlo anche a voce.
Guardavo te e quel ragazzo accanto a te, ma, sebbene sapessi che ero io, c'era qualcosa che non mi convinceva. Forse è stata solo una sensazione, sicuramente non avrà alcun senso, ma mi sono sentito tanto triste ed immensamente lontano da te. Vedevo quel ragazzo in foto e lo invidiavo dimenticando che ero io. Cercavo di convincermi di essere quel ragazzo, ma più lo guardavo e più mi ripetevo: "Mah, sarà un suo amico. Chissà chi è?" e subito dopo una frase non so se filosofica o semplicemente una esternazione di una mente malata ha preso possesso della mia mente: "Ma se quello in foto è Massimiliano, io chi sono?". Forse che Giovanni ha ragione? Forse che nello scherzo ha colto il vero senso di questo mio rapporto con te? Ovvero che hai fatto nascere in me una nuova persona?
Se è così, altro che crisi di identità... La cosa è di gran lunga peggiore perché qui c'è la mia nuova identità che assolutamente non vuole far ritornare la vecchia. Domenico non ha alcuna intenzione di far rivivere Massimiliano...
E io, miseramente messo super partes, assecondo Domenico perché non voglio far ritornare quella parte della mia vita senza di te.
Probabilmente sto solo impazzendo se faccio discorsi di questo tipo, ma non è che possa farci un granché... Le sensazioni non si comandano, e quelle di stamattina hanno lentamente preso il sopravvento.
O forse sto semplicemente cercando ogni modo per impedirmi di studiare... Chissà!
Intanto, ora sono qui, seduto davanti a questo portatile a scriverTi messaggi che di preciso non so quando leggerai.
Però continua la sensazione che qualcosa di diverso in questa mattinata ci sia.
Giro per casa e non riconosco quegli ambienti che vedo ogni giorno...
Sento i soliti rumori, ma non li ascolto come se fossero un qualcosa di lontano dalle mie abitudinarie conoscenze.
Il filtro dell'acquario fa il suo solito ronzio, ma mi giro a guardarlo e penso: "Toh, c'è un acquario"...
Il meccanico sotto casa fa i soliti rumori del suo lavoro. Mi affaccio alla finestra e improvvisamente non ricordo più dove guardare per trovarlo.
E all'improvviso il mio sguardo si ferma sul palazzo di fronte... E l'immagine assume un nuovo aspetto.
I colori chiari dei muri si fondono col grigio del cielo di questa uggiosa giornata.
I rumori cessano, o meglio io smetto di sentirli.
Non tira più un soffio di vento e le foglie rimangono immobili a fissare me che le fisso.
E improvvisamente mi sembra che il mondo si sia fermato per concedere al sogno che vivo da quando ti conosco di non finire...
Ma purtroppo non è così.
Il mondo non si ferma.
Il tempo non ferma il suo inesorabile cammino.
Il meccanico sta continuando il suo lavoro.
Le foglie continuano a muoversi... Lentamente ma si muovono.
Sono IO, solo IO a volermi illudere di avere il potere di fermare tutto, ma non posso... Non ne sono capace.
E una cupa disperazione mi pervade perché non voglio lasciarti, ma non c'è nessuno che mi possa aiutare.
Vorrei cercare consolazione nel pensiero dei momenti felici che abbiamo passato e che ancora passeremo, ma non basta...
Poi, all'improvviso un raggio di sole irrompe tra le nuvole e viene ad illuminare, anche se solo per un attimo, questa strana giornata. E il mio pensiero immediatamente va a te, che come quel raggio di sole più di due anni fa sei venuta ad illuminare la mia vita.
Io non so cosa potrò fare per far continuare questo mio sogno... In effetti non so neanche se c'è qualcosa che posso fare, ma voglio continuare a sperare che qualcosa forse c'è.
E intanto sta passando questa mezza giornata...
E già penso a quando potrò di nuovo sentirti...
E penso che manca un giorno e mezzo prima di poterti rivedere...
E sebbene ogni secondo della mia giornata sia pieno del pensiero di te, mi meraviglio di come questo non mi annoi, mi sembri sempre poco rispetto a quello che vorrei darti...
Buona giornata, mia amata Fabiana.
Sei sempre nei miei pensieri.
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